Moriago della Battaglia
Il Comune di Moriago fu un'appendice del Comune di Vidor fino al 1797, anno in cui venne annesso al distretto di Treviso fino al 1805. Ottenne lo status di "Comune" nel 1807 ma perse nuovamente l’autonomia tre anni più tardi quando fu aggregato, unitamente a Vidor, al distretto di Ceneda. Ritornò definitivamente autonomo nel 1819. Moriago è un piccolo paese del Quartiere del Piave, che durante la prima guerra mondiale fu scenario della fondamentale "Battaglia del Solstizio" che diede il via alla riscossa e alla vittoria finale delle truppe italiane.
prodotti tipici
Patata di Moriago
Casatella Trevigiana DOP
Montasio DOP
Taleggio DOP
da vedere
L'Isola dei Morti – Si tratta di un comprensorio boschivo tipico delle grave del Piave e di macchie ordinate di Pioppo nero, Ginepro, Salice, Corniolo e Biancospino. L'area è ordinata in vie intitolate ai reggimenti che vi combatterono nella battaglia del Piave del 1918. L’isola dei Morti, così chiamata dopo la guerra, viene anche definita “Porta della Vittoria” poiché fu da lì che l’esercito si portò a Vittorio Veneto. Si scorge l’amenità del paesaggio che richiama alla mente l’immagine di un vasto cimitero dove ogni ciuffo d’erba, ogni albero, ogni essere che popola questo lembo di terra, un tempo bagnato dal sangue umano, contribuisce a dare vita, a tener vivo un terreno inabitabile.
Il Cippo commemorativo - I caduti nell’isola negli epici giorni della fine di ottobre 1918 riposano oggi nel vicino Ossario di Nervesa, in cui l’epopea del Montello si riassume. Nell’isola essi sono ricordati dal rudimentale cippo, a forma di piramide, eretto in loro memoria. Costituito da pietre del fiume e saldate con calce, sulla sommità spicca una croce di filo spinato da reticolati, intrecciato nel doloroso simbolo cristiano intorno ad un elmetto contorto e arrugginito. La bianca lapide frontale reca le parole, tratte dalla Preghiera di Sernaglia. Nel 1991 è stato inaugurato poco distante il monumento dedicato alla vita e alla pace.
I Palù - L'ampia superficie agraria rimane un eccezionale documento di un ambiente dove l'uomo ha cercato di soddisfare via via necessità di ordine economico e logistico ed ha espresso la sua capacità di usare tutte le risorse ambientali a sua disposizione. L'area racchiude, entro recinti di natura vegetale, querce, ontani, salici, platani e pioppi allo stato arboreo e arbustivo, che formano una maglia di prati attraversati da corsi d'acqua pensile a regime torrentizio, il Farra, il Garda. È un esempio, unico nel suo genere in Italia, di parco naturale e viene comunemente indicato con il nome di 'campi chiusi'.
eventi
→ Festa della Patata
→ Festa dei “Mamai”
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