Chiampo
La cittadina, capoluogo della valle, è celebre per i suoi marmi, di ben 74 varietà, estratti fin dall’antichità e oggi esportati in ogni parte del mondo. In piazza, una colonna di marmo pentelico svetta a ricordare una delle realizzazioni più straordinarie degli artigiani locali, l’esatta riproduzione del Partenone di Atene commissionata dalla città israeliana di Haifa. Poi c’è il Santuario della Pieve, che nell’alto Medioevo fu punto d’irradiazione del Cristianesimo nella valle: nella chiesa, una Madonna col Bambino, preziosa statua rinascimentale di marmo dipinto; nel parco, una spettacolare Via Crucis, comprendente 42 grandi statue di bronzo di celebri artisti, e la cosiddetta Grotta di Lourdes, esatta riproduzione di quella della località francese, eretta nel 1935 per opera del Beato Claudio Granzotto e divenuta fulcro di un grande movimento mariano; infine, il museo, che abbina elementi di interesse naturalistico a testimonianze legate alla vita del Beato Claudio e alle attività dei Francescani che officiano la Pieve. Allargando lo sguardo, si abbracciano le colline che sono l’altro vanto di Chiampo per via delle ciliegie, della locale varietà Durona, cui sono dedicate varie manifestazioni tra maggio e giugno. Più a monte, si entra nel parco Regionale della Lessinia, territorio dai paesaggi fiabeschi, ma apprezzato anche per i prodotti tipici, – trote, formaggi, lumache, tartufi e marroni, – con sorprendente riscontro di buona cucina.
prodotti tipici
Ciliegia Durona
Nella valle del Chiampo la coltivazione del ciliegio è attività documentata fin dall’epoca medievale, assurta a rilevanza commerciale attorno alla metà del Novecento, con specifico riferimento a una ‘durona’ di selezione locale, protagonista di una popolare Mostra delle Ciliegie fin dal 1961. Trattasi di un frutto di pezzatura grossa, del peso di circa 7 grammi, di forma sferoidale (leggermente più appuntita dell’analoga Mora di Cazzano), con peduncolo sottile di media lunghezza e buccia di colore rosso intenso; molto resistente alle manipolazioni, la Durona di Chiampo ha polpa soda e poco aderente al nocciolo, di ottimo sapore.
La produzione riguarda tutto il territorio del comune titolare, con particolare riferimento ai suoli dei versanti in calcari marnosi e il suolo formatosi su vulcaniti basiche rivolti verso sud. I frutteti hanno densità variabile a seconda che si scelga un impianto a vaso (con il limite di 300 piante ad ettaro), fitto (1500 piante per ettaro) e superfitto (5000 piante per ettaro), fermo restando che le chiome di alberi contigui devono comunque essere tra loro separate, arieggiate e ben illuminate.
Gli interventi antiparassitari sono ispirati ai criteri della difesa integrata, ovvero solo in caso di provato bisognoe con sospensione durante il periodo della fioritura per salvaguardare il patrimonio apistico locale.
La raccolta si effettua manualmente, dopo la terza decade di giugno, durante le ore fresche del giorno, procedendo alla cernita dei frutti, che dovranno avere diametro minimo di 24 millimetri e conservare il peduncolo.
Il consumo è previsto entro cinque giorni dalla raccolta. Nel 2010 si è tenuta a Chiampo la Mostra Nazionale delle Ciliegie, evento itinerante tra i comuni dell’Associazione Nazionale Città della Ciliegia, e proprio in tale circostanza la Durona di Chiampo ha conseguito il premio di “Miglior Ciliegia”.
La “Cincionela co’ la rava”
La produzione di questa salsiccia rimanda al tempo in cui i contadini, pressati dalla necessità di fare maggiore provvista possibile, addizionavano le carni degli insaccati meno pregiati con polpa di rapa, ortaggio autunnale disponibile nello stesso periodo della macellazione dei maiali.
Per ottenere un prodotto quanto più fedele alla tradizione si prescrive il ricorso a carni di suini alimentati per almeno il 65% a base di mais locale o nazionale, macellati solo al superamento della soglia dei 160 chilogrammi, indicativa di un’adeguata disponibilità di lardo. I tagli suini utilizzati sono: polpa e rifilature di spalla; rifilature di coppa; goletta; rifilature di coscia, compreso il suo lardo; magro di pancetta e/o guanciale. Le singole quantità sono a discrezione del produttore. Quanto alla rapa gialla, di produzione locale, ne è previsto l’impiego, previa cottura, in ragione del 25-30% del peso totale.
L’insieme dei vari ingredienti va macinato con trafila da 4-6 millimetri, quindi addizionato con una concia fine di sale, pepe e salnitro in precise quantità, e l’amalgama così ottenuto insaccato manualmente in budello naturale ovino o suino. Con la legatura in filza si ottengono delle salsicce di una decina di centimetri di lunghezza e di circa 100 grammi di peso, destinate a pronto consumo, entro dieci giorni dalla produzione, previa cottura sulla brace.
Sul piatto la ‘cincionela co’ la rava’ deve mostrare fetta morbida ma compatta, con le parti grasse in nell’evidenza e quelle magre perfettamente amalgamate alla rapa e alle spezie. Il sapore dev’essere delicato, con nota di caratteristica dolcezza conferita dall’ortaggio.
Il Miele della Val Chiampo
La dicitura "Miele Valchiampo DE.CO." è riservata al prodotto ottenuto in conformità al presente disciplinare di produzione. Il Miele Valchiampo DE.CO. viene prodotto nel territorio dei Comuni della Valle del Chiampo (Montebello Vicentino, Zermeghedo, Montorso Vicentino, Arzignano, Chiampo, Nogarole Vicentino, San Pietro Mussolino, Altissimo, Crespadoro) ed è identificato dal logo DE.CO. che viene apposto su ciascuna confezione. La denominazione e il logo che costituiscono il marchio di identificazione del prodotto sono di proprietà dei Comuni della Valle del Chiampo. È vietato qualsiasi uso generico del marchio che possa far supporre che altri prodotti siano oggetto di tutela da parte del marchio DE.CO. L'uso del marchio DE.CO per il miele prodotto nella Valle del Chiampo è consentito sull'etichetta di identificazione del miele o attraverso l'applicazione di un apposito sigillo. Il Miele a denominazione DE.CO viene prodotto dalle api allevate sui territori dei Comuni della Valle del Chiampo da apicoltori residenti nei Comuni della valle del Chiampo di cui all'art. 2. I produttori che sono interessati all'utilizzo di tale marchio devono farne richiesta annualmente al competente ufficio comunale del Comune capofila, individuato nel Comune di Chiampo. La denominazione "Miele Valchiampo De.Co." identifica il prodotto ottenuto nel territorio comunale, che non abbia subito alcuna manipolazione, miscelazione o lavorazione successivamente alla smielatura. Per miele si intende il prodotto alimentare che le api domestiche producono dal nettare dei fiori o dalle secrezioni provenienti da parti vive di piante o che si trovano sulle stesse, che esse bottinano, trasformano, con sostanze specifiche proprie, immagazzinano e lasciano maturare nei favi dell'alveare.
Il vino Durello: è espressione di un antico vitigno la Durella.
Il grappolo della Durella è abbastanza piccolo e compatto. Gli acini hanno buccia spessa, quasi coriacea. Anche a piena maturazione il sapore si mantiene acidulo.
da vedere
La Grotta di Lourdes del Beato Claudio è il fulcro di tutto il grande movimento religioso mariano sviluppatosi in questi ultimi decenni, che raggiunge oggi un afflusso annuale che supera il milione e mezzo di pellegrini.
Edificata in cemento e ferro nel 1935 dal Beato Claudio Granzotto con devozione e competenza, è copia fedele di quella dei Pirenei-Francia. La statua dell'Immacolata - in marmo di Carrara - fu scolpita dal Beato, che infuse nel marmo la sua profonda devozione alla Vergine.
Il complesso francescano comprende la Chiesa della Pieve, antica chiesa dedicata alla Madonna, la via crucis di recente realizzazione (1989) ed è un percorso di 560 mt a serpentina e costituita da gruppi statuari di bronzo in altezza naturale. Il Museo inaugurato nel 1972 dal suo appassionato e benemerito fondatore, P. Aurelio Menin, e arricchitosi successivamente, contiene oggi un prezioso patrimonio culturale distribuito in 11 sezioni.
Dal giugno 2001 si lavora per la costruzione della nuova chiesa al Beato Claudio.
Altri luoghi da visitare sono la Chiesa di S. Martino, Parrocchia di Chiampo, la Chiesetta di S. Daniele. Quest’ultima ha all’interno famosi affreschi di Vico Calabrò che narrano le storie vissute dalle genti che popolavano la zona.
Il Sentiero delle Marogne (km 6, 168/492 s.l.m., durata del percorso: 3 ore) e il Sentiero Leader II (tratto Chiampo-Rondini 7,8 km).
eventi
→ Carnevale Chiampese
→ Mostra provinciale delle ciliegie (terza settimana di Giugno)
→ Tornei Chiampo Giovani (primo sabato di Luglio)
→ Festa dell’immacolata (15 Agosto)
→ Festa Madonna delle Grazie (terza settimana di Ottobre)
→ Sagra della “cincionela con la rava” (nel mese di Novembre)
vitto & alloggio
Hotel la Pieve - 0444 421201
Hotel Zenari- 0444 420104
vitto
Al vecchio Breda - 329 734 4485
Bar Dersut - 0444 124 0082
Bar Europa - 0444 623255
Ristorante al Pellegrino - 0444 623542
farmacia
Farmacia Bezzan - 0444 623077
Farmacia Comunale - 0444 421481
Farmacia la Pieve - 0444 623118
trasporti
S.V.T. srl